La tecnologia è stupefacente e il memory foam è uno dei suoi prodotti migliori! Anche se al giorno d’oggi è un materiale così comune, le sue origini sono degne di un romanzo di Jules Verne.

LO SVILUPPO INIZIALE

Andando subito al punto, possiamo ringraziare la NASA per questa meravigliosa invenzione. Il memory foam, infatti,  è stato sviluppato nell’ambito di un contratto della NASA con Stencel Aero Engineering Corporation negli anni ’60. Tecnicamente, la NASA non ha inventato il memory foam, ma ha appaltato il suo sviluppo. Essendo responsabili della ricerca aeronautica (oltre che del programma spaziale civile e della ricerca aerospaziale), toccò a loro trovare una soluzione a due problemi di viaggio nello spazio particolarmente fastidiosi.

 

Ma il memory foam non è nemmeno iniziato da lì. La prima ricerca e sviluppo nel memory foam che conosciamo oggi iniziò nel 1937. Otto Bayer e i suoi collaboratori stavano lavorando sui polimeri di poliuretano. Negli anni ’50 è stato realizzato partendo da una miscela poliuretanica a cui sono stati aggiunti acqua e alocarburi, o idrocarburi.

Il primo uso documentato di questa schiuma rivoluzionaria al di fuori del laboratorio è stato in un ospedale nel 1965. Le infermiere usavano quella che veniva chiamata schiuma porosa di poliuretano inerte per imbottire i letti dei pazienti. Attraverso questa applicazione nella vita reale, hanno scoperto che i cuscinetti hanno impedito ai pazienti costretti a letto di sviluppare piaghe da decubito. Ulteriori studi hanno anche dimostrato che la schiuma era ipoallergenica e resistente ai batteri.

L’ERA SPAZIALE

Nello stesso periodo, la NASA stava anche lavorando allo sviluppo di materiali che avrebbero migliorato l’ammortizzazione degli aerei, perché i loro sedili non erano molto comodi, inoltre un’altra sfida era quella di migliorare la protezione dagli urti. La forza G era un grosso problema per i piloti non commerciali, pensa agli astronauti e ai piloti di caccia. L’estrema forza G creata in situazioni di estrema accelerazione mette a dura prova il corpo. La NASA aveva bisogno di un’ammortizzazione che mantenesse il più possibile a proprio agio gli astronauti nei loro lunghissimi viaggi nello spazio.

Charles Yost, un ingegnere aeronautico del Systems Dynamics Group della North American Aviation, Inc., è stato incaricato dalla NASA di aiutare con il progetto. Yost ha creato il materiale in memory foam polimerico a celle aperte che conosciamo oggi. Questa schiuma aveva proprietà viscoelastiche insolite: era in grado di assorbire un’elevata quantità di energia pur rimanendo morbida. Era un’ottima imbottitura per i sedili e fungeva anche da buon cuscinetto contro la pressione, aumentando le probabilità di sopravvivenza durante un incidente.

MEMORY FOAM MODERNO

Il memory foam è stato commercializzato a partire dal 1991, dopo aver subito numerosi miglioramenti e progressi, il memory foam è diventato uno dei migliori materiali per letti e cuscini conosciuti dall’uomo. È l’unico che può conformarsi completamente e tuttavia riacquistare rapidamente la sua forma originale, rendendolo molto più confortevole e più duraturo. La NASA utilizza ancora oggi il memory foam nel programma spaziale, per tutto, dai sedili ai pavimenti.

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